Sedotta e abbandonata

La sedicenne Agnese è sedotta e disonorata dal fidanzato della sorella. Il padre delle ragazze tenta allora di imporre nozze riparatrici al seduttore che, però, rifiuta. È l’inizio di una vera guerra tra le due famiglie.
Dopo alcuni contrasti che li avevano separati, Germi e Vincenzoni si ritrovano per scrivere il soggetto del film, al quale si aggiunsero Age e Scarpelli in fase di sceneggiatura. E mentre tutti, nell’attesa, iniziavano a pensare a Gabin oppure a Ernest Borgnine per il ruolo del padre, Germi, in silenzio, aveva già scelto Saro Urzì, un caratterista con cui collaborava da oltre quindici anni. La sua interpretazione gli valse il premio come miglior attore al Festival di Cannes.

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